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Unisono

by Winter Dust

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1.
Ho passato tutto agosto nel posto sbagliato era giusto stare distanti anche se l’han deciso gli altri. Coprifuoco, ghiaccio rotto sono scuse per non dover pensare che magari non abbiamo fatto tutto il possibile.
2.
Non mi è mai più tornato un singhiozzo del genere mi hai sentito ingoiare anche il vero motivo mi hai sentito parlare dei miei castelli di sabbia e delle altre banalità che costruivo. Li lasciavo consumarsi, decidevo tutto io. Perché non mi hai detto tu delle fondamenta? Dopo una vita a sentirmi bravo non sai quanto mi vergognavo di starci così male. Basta un colpo di vento, basta un’onda più lunga. Ho dovuto distruggerlo quel castello di sabbia perché stavo crollando io.
3.
Sogno breve 05:35
Non ci siamo già stati qua in un sogno breve? Ma lo rifaccio ormai così spesso che penso sia reale. Era casa tua ma non ci assomigliava, mi ricordo in salotto ho pensato “come stavano bene” quelle piante sui vasi nell’angolo poi hai smesso di offrirmi da bere ma non sono diverso da una pianta lasciata in un angolo, prima o poi ti muore. Non ci siamo già stati qua in un sogno breve? Poi ti svegli e il dolore svanisce ma oggi no, oggi non si muove. Ora mi escono parole nuove e io esco anche quando piove sai com’era quel sogno breve? Io che arrivo contento ma son tutti andati già senza dirmi dove.
4.
Stanza 06:17
Avevo messo le cose che ti ho detto in una stanza dove entro raramente per aprire le finestre e ora so che ho fatto peggio consolandoti. La luce blu mi avvisa che l’estate se ne va e non me n’ero neanche accorto. Seduti qui crediamo solo a quello che possiamo sopportare. E ora so che ho fatto peggio consolandoti, consolandomi Poi mi hai mostrato l’elefante nella stanza consolandomi, io per curarmi parlo ore in una stanza scomponendomi. Ti ricordi che giuravo che non sarebbe mai successo a me di riportare con un farmaco mente e corpo all’unisono?
5.
Buio presto 05:59
Dormiremo un’ora in più farà buio presto. Non verrò a trovarti oggi, sono esausto, mi rimetto in sesto. Se ripenso a quante volte ho esitato e tu avevi solo chiesto compagnia. Poi vorremo un giorno in più da svegli senza fare sbagli. Ma mi stanco troppo presto posso andare? E dormire un’ora in più non mi rincuora porto indietro l’orologio ma mi ignora non so se saprò arrivare alla tua ora ma quando è buio presto si sa già. “Torna a casa” mi chiamavi all’imbrunire, mi alzo e vado appena sento di invecchiare siamo liberi di andare, se non fa buio, presto lo farà.
6.
Due novembre 04:08
Stai ferma così, a strapiombo sul mare. L’ho scattata qui la foto in cui stavo così bene. Scusa se mi fermo ad ogni belvedere ma ho paura che se non faccio una foto poi ti perderò come ad un paesaggio che ti sfugge mentre lo attraversi consapevole. (con te se n’è andato anche il modo in cui mi raccontavo) Guarda o la strada o il mare, ma non telefonare solo per sapere che cos’ha la mamma. “Solo un figlio infelice”. Mi dispiace, ma domani compio gli anni starò meglio, so che può aspettarmi. E mi manca il fiato, mi puoi insegnare a respirare.
7.
Unisono 06:22
Forse più ascolto più colgo rumori sullo sfondo e mi arrendo. Sento il mio respiro sopra quel vecchio disco spento dal vento.

credits

released February 17, 2023

Recorded April-July 2022 at Raptor Recording Studio (Vicenza) by Matteo Tabacco and at home by Winter Dust.
Mixed by Chris Teti at Silver Bullet Studio, Burlington, Connecticut.
Mix Assistant: Justin Khan
Mastered by Bill Henderson at Azimuth Mastering.
Additional recording and production on Buio presto and Due novembre by Lorenzo Di Girolamo
Photo by Marco Lumini. Artwork by Marco Lezzerini
All songs are written and performed by Winter Dust
Guest vocals in Buio presto & Due novembre by Nicole Fodritto.
All lyrics by Marco Vezzaro. Lyrics in Due novembre by Marco Vezzaro and Nicole Fodritto.

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Winter Dust Padova, Italy

Post-hardcore music.

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